Il meglio del 2009!

Marco è troppo poco serio e non lo farebbe… quindi lo faccio io!

Lo faccio un po’ a cazzo di cane, sia chiaro, ma spero vi vada bene lo stesso…

CINEMA:

Terzo Posto:

Moon

Pellicola indipendente uscita solo in 8 cinema in italia. Un regista: Duncan Jones e un attore: Sam Rockwell (che qui spacca i culi, poco da dire), niente di più! Sembra provenire direttamente dalla fantascienza anni 80 invece è uno dei migliori film di quest’anno. Script originale che vi coinvolgerà sin dal primo minuto. Dirvi qualcos’altro probabilmente vi rovinerebbe la sorpresa. Guardatelo e basta!

Secondo Posto:

District 9

Ancora Sci Fi e ancora un film coi controcazzi. Questo film è un grosso, grossissimo passo avanti per quello che potrebbe diventare il genere di fantascienza e più in generale (visivamente sopratutto. Molto video ludico) il cinema dei prossimi anni. Una navicella aliena attracca su Johannesburg e gli abitanti del luogo inizieranno a rivivere la stessa situazione di pochi anni prima chiamata Apartheid. Questa volta però le vittime sono gli Alieni.

Primo posto:

Bastardi senza gloria

Pochi cazzi. Guardatevelo… non è ancora un cult ma dategli il giusto tempo di stagionatura e lo diventerà. Per me il miglior lavoro di Tarantino da Pulp Fiction.

Pacco dell’Anno:

Terminator Salvation

Escluso eccellente:

Drag me to Hell

FUMETTI

Criminal 3

C’è poco da fare… Ed Brubaker mi piace sempre più e con questa uscita sforna un Noir solidissimo che pur attingendo dalle solite regole del genere non appare per niente ripetitivo e prevedibile. Le splendide tavole di Sean Philips fanno il resto.


MUSICA

Pgr

Ultime notizie di Cronaca

Onere ed onore questo disco. Un onere da parte del gruppo verso la universal alla quale aveva promesso 3 dischi, un onore per l’ascoltatore ascoltarlo.
Difficile per me parlare di questo album. Difficile perchè la mia oggettività viene messa a dura prova dal legame affettivo che provo per CCCP/CSI/FERRETTI&SOCI e di conseguenza non posso che far altro di parlare di quest’ultimo disco, in tutti i sensi, come un canto del cigno. Ne più ne meno.
Musicalmente ricalca quello che probabilmente sarebbero dovuti esser realmente i PGR, non sarebbe sbagliato infatti classificare questo disco come figlio diretto del PGR degli esordi.
Ritorna l’elettricità, ritorna la cupezza (non in tutti i pezzi, ma comunque è predominante) e torna la melodia mentre invece viene abbandonata la fragorosità e la rabbia di D’Anime e d’Animali. Insomma… più Maroccolo, davvero ispirato, meno Canali. Arrangiamenti scarni, il loop regna sovrano attraverso ritmi che prendono forza e prorompenza grazie alla loro enfatizzante ripetitività. Un po’ come è sempre stato nel loro DNA.
Nel mezzo le cronache narrate da Ferretti. Cronache personali. Cronache di vita quotidiana.
Ammetto che avevo un certo timore dopo la recente conversione, ma Cronaca montana ha subito spazzato via ogni mia perplessita. Certo, magari in molti non condivideranno alcuni passaggi-argomenti-interi testi, ma una cosa è certa, non si potrà rimanere indifferenti al modo in cui Ferretti declama i suoi scritti. Impossibile restare indifferenti alle sue cronache. Forse il miglior Ferretti dai tempi di Linea Gotica. E anche vocalmente forse ci regala una delle sue migliori prestazioni sul finire di Cronaca settimanale
Il tutto funziona. E funziona alla grande! Entra in testa che è un piacere, pochi i momenti di calo (forse solo Cronaca del 2009) mentre i momenti migliori li troviamo verso la fine del disco grazie al trio: Cronaca filiale->Cronaca settimanale->Cronaca divina (una confessione di fede, e qui in molti storceranno il naso), ma questo non vuol dire che il disco fatichi ad ingranare alle prime battute. Tutt’altro. Cronaca montana può forse esser definito come il brano simbolo, frutto di una melodicità quasi commovente.
Nonstante il telelavoro, nonostante la totale mancanza di collaborazione (mancando fra i tre un batterista han dovuto rispolverare la cara e vecchia drum machine), nonostante un lavoro frutto di individualismi più che classico lavoro di gruppo e nonostante la titubanza di Ferretti al voler fare quest’ultimo lavoro, i 3 ci salutano regalandoci una piccola gemma
Loro sostengono sia il miglior disco che abbiano mai fatto, io sostengo invece che sia sicuramente il miglior disco dei PGR, e data l’elevata qualità di D’Anime e d’Animali il che è tutto dire.

Dispiace quindi, dispiace che: 5 anni dopo d’anime e d’animali, 8 dopo PGR, 12 da tabula rasa elettrificata, ben 19 da epica etica etnica pathos e se vogliamo prendere come riferimento l’inizio dei CCCP e/o Litfiba arriviamo quasi alla soglia dei 30 anni (ovviamente con tanto altro in mezzo), tutto questo finisca.
30 anni di musica, 30 anni di storia della musica italiana, purtroppo si chiudono con questo ultimo splendido disco. E probabilmente si chiude anche quel cerchio, lasciato aperto per un quarto (quasi a voler dare a tutti un’ultima possibilità) tracciato sulla terra nella copertina della raccolta Noi non ci saremo dei CSI. (recensione presa dal mio vecchi blog)

MIGLIOR GODUTA

(questa è da godersela tutta e a pino… il 2010 lo prevedo avaro di soddisfazioni)

La classifica del decennio ve la faccio l’anno prossimo… quando finisce DAVVERO il decennio.